SELVATICO.TRE/UNA TESTA CHE GUARDA
> Calendario e prossimi appuntamenti
- Domenica 11 gennaio Storie del volto dipinto
Rocca Sforzesca Bagnara di Romagna ore 16.30-19
Rocca Sforzesca Bagnara di Romagna ore 16.30-19
Conferenza-lezione
a più voci intorno al ritratto e al volto nell'arte con gli autori
dei testi che compaiono nel catalogo di Selvatico.Tre/Una testa che guarda
Sabrina
Foschini, Claudia Collina, Massimo Pulini, Alessandro Giovanardi,
Vittorio D'Augusta, Diego Galizzi, Marco Servadei Morgagni
Un
episodio o un'intera epoca, i confini labili di un secolo, un momento
o una stagione della storia dell'arte visti attraverso una singola
testa, o meglio, concentrati, condensati e impressi in un unico volto
disegnato o dipinto, scelto e raccontato da storici dell'arte,
critici, artisti e direttori di musei; ciascuno di essi ha descritto,
per il catalogo di Una testa che guarda,
un ritratto, isolando un viso tra i molti amati e contribuendo a una
narrazione collettiva per frammenti dove la storia delle immagini
sembra procedere per strappi, lacune, lampi e bagliori, capaci di
sospendere il tempo e restituircelo infine come un percorso tutto al
presente.
Dalle 15 alle 16, in occasione dell'incontro con gli
autori dei testi del catalogo di Selvatico, al Museo del Castello si
effettueranno visite guidate gratuite a cura della Cooperativa Il
Mosaico
Il Museo del Castello è situato in Piazza IV Novembre
n. 3
Per informazioni: 0545 905 540 / 905 501
- Domenica 18 gennaio Il buco dentro agli occhi o il punto dietro la testa;
visita guidata alle tre sedi della mostra: musei di Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola [con Massimiliano Fabbri]
Partenza ore 15.30 dal Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo [prenotazione obbligatoria, spostamenti in pullman tra le sezioni / rientro a Bagnacavallo per le 19]
- Venerdì 23 gennaio inaugurazione delle ultime due mostre di Selvatico.Tre,
a Massa Lombarda [Museo civico Carlo Venturini e Chiesa del Carmine]:
Un volto in forma di rosa + Lo scudo di Perseo
Se questo Selvatico rappresenta una ricognizione sul volto come ferita e ossessione, e bellezza anche, e tutto quello che guardare una faccia può comportare, il vedere ma anche l'essere visti, un progetto che si volge al ritratto come pratica ancora potente per un discorso ininterrotto sulla condizione umana, non poteva non confrontarsi con quello che avviene nella ricerca fotografica contemporanea.
> Mostre ancora in corso
- Elzbieta e i suoi compagni / Museo della battaglia del Senio Alfonsine /
fino al 18 gennaio
[disegni dei bambini del mondo dagli archivi PInAC]
- Tra occhio e mano / Il Granaio Fusignano / fino al 18 gennaio
[disegni bambini dalle sezioni didattiche dei musei Mar di Ravenna, Mic di Faenza e dalle scuole di Arti e mestieri della Bassa Romagna]
- Il buco dentro agli occhi o il punto dietro la testa /
Musei di Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola / fino al 25 gennaio
[28 autori contemporanei tra disegno e pittura]
- Allargare lo sguardo / Conselice luoghi vari
[muri dipinti, intervento permanente]
Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso gratuito
visita guidata alle tre sedi della mostra: musei di Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola [con Massimiliano Fabbri]
Partenza ore 15.30 dal Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo [prenotazione obbligatoria, spostamenti in pullman tra le sezioni / rientro a Bagnacavallo per le 19]
- Venerdì 23 gennaio inaugurazione delle ultime due mostre di Selvatico.Tre,
a Massa Lombarda [Museo civico Carlo Venturini e Chiesa del Carmine]:
Un volto in forma di rosa + Lo scudo di Perseo
Un
volto in forma di rosa
A
cura di Andrea Bruni
In
collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna - Archivio Pier
Paolo Pasolini, collezione Maurizio Baroni e il fotografo Elio Ciol
Massa
Lombarda / Museo Civico Carlo Venturini
23 gennaio –
15 febbraio 2015
Una mostra
sul volto di Pasolini, visto attraverso alcuni scatti realizzati sia
sui set cinematografici che in momenti di vita privata, e poi
locandine di film, scritti, articoli e altri materiali d'archivio a
comporre questo volto in forma di rosa; volto che Pasolini ha spesso
messo in scena, anche narcisisticamente, talvolta a farne maschera,
ora campo di battaglia, ora, anche ironicamente nella sua ripetizione
o presenza, ad assurgere a icona quasi pop, presenza resistente e non
allineata.
La mostra,
ripartendo dalla grande empatia e amore di Pasolini nei confronti dei
volti non ancora omologati e portatori di bellezza violenta, rovescia
questo sguardo per concentrarsi, in un cortocircuito e intimo
capogiro, sulla faccia stessa del grande regista, scrittore e poeta.
Lo
scudo di Perseo
A
cura di Michele Buda, Daniele Casadio e Massimiliano Fabbri
Arianna
Arcara, Michele Buda, Daniele Casadio, Marcello Galvani, Alex Majoli, Gabriele
Micalizzi, Barber Reinhard, Andy Rocchelli, Alessandro Sala, Luca
Santese, Marco
Signorini, Marco Vincenzi, Marco Zanella
David
Loom, Carloni-Franceschetti, Mauro Santini, Fabrizio Zanuccoli,
Claudia Castellucci e Filippo Tappi
Claudia Castellucci e Filippo Tappi
Massa
Lombarda / Chiesa del Carmine
23
gennaio – 15 febbraio 2015
Se questo Selvatico rappresenta una ricognizione sul volto come ferita e ossessione, e bellezza anche, e tutto quello che guardare una faccia può comportare, il vedere ma anche l'essere visti, un progetto che si volge al ritratto come pratica ancora potente per un discorso ininterrotto sulla condizione umana, non poteva non confrontarsi con quello che avviene nella ricerca fotografica contemporanea.
Forse,
l'unica situazione in cui l'essere visti nell'atto del vedere è
schermato impedito rimandato, è della fotografia, del dispositivo
tecnologico: il fotografo si nasconde e sparisce dietro la lente, o
occhio meccanico o digitale che sia. Ma se le guerre contemporanee
hanno imparato bene a utilizzare questo sguardo che fruga e stana da
una distanza ormai imprendibile e astratta, negli scatti in mostra il
fotografo è ancora, se così si può dire, dentro alla scena, calato
nel campo di battaglia, in un rapporto o relazione con il soggetto
più o meno empatico, alla ricerca sempre di una giusta distanza,
variabile questa, niente affatto prevedibile.
Come Perseo
che, per poter guardare Medusa senza essere pietrificato dal suo
sguardo, ha bisogno di uno stratagemma, di uno strumento o arma che
appunto gli permette di vedere; e lo trova nello scudo di Atena, specchio levigato e lucente, arma o protesi dell'occhio che gli
permette la visione indiretta e di poter così tagliare la testa del
mostro, e tornare infine con il trofeo infilato nel sacco.
Ecco, quest'immagine metaforica del rapimento del volto e testa (forse la stessa anima che per alcuni poteva essere trattenuta nella notte della scatola e lastra e fotografia) si estende abbastanza facilmente all'atto di fotografare e, in particolare, a quello di fotografare un volto.
Selvatico è un progetto collettivo e, anche per questo, i curatori e fotografi Michele Buda e Daniele Casadio hanno pensato a una forma di allestimento che metta al centro quest'idea aperta e incompiuta di laboratorio, idea che si condensa e concretizza in un grande tavolo allestito al centro della sala, come una sorta di quadreria orizzontale o, meglio ancora, piano di lavoro dove si stratificano e accumulano, come in un diario esploso o atlante o mappa, immagini, appunti e molteplici rimandi interni, e collegamenti tra modi di vedere e mondi.
Ecco, quest'immagine metaforica del rapimento del volto e testa (forse la stessa anima che per alcuni poteva essere trattenuta nella notte della scatola e lastra e fotografia) si estende abbastanza facilmente all'atto di fotografare e, in particolare, a quello di fotografare un volto.
Selvatico è un progetto collettivo e, anche per questo, i curatori e fotografi Michele Buda e Daniele Casadio hanno pensato a una forma di allestimento che metta al centro quest'idea aperta e incompiuta di laboratorio, idea che si condensa e concretizza in un grande tavolo allestito al centro della sala, come una sorta di quadreria orizzontale o, meglio ancora, piano di lavoro dove si stratificano e accumulano, come in un diario esploso o atlante o mappa, immagini, appunti e molteplici rimandi interni, e collegamenti tra modi di vedere e mondi.
> Mostre ancora in corso
- Elzbieta e i suoi compagni / Museo della battaglia del Senio Alfonsine /
fino al 18 gennaio
[disegni dei bambini del mondo dagli archivi PInAC]
- Tra occhio e mano / Il Granaio Fusignano / fino al 18 gennaio
[disegni bambini dalle sezioni didattiche dei musei Mar di Ravenna, Mic di Faenza e dalle scuole di Arti e mestieri della Bassa Romagna]
- Il buco dentro agli occhi o il punto dietro la testa /
Musei di Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola / fino al 25 gennaio
[28 autori contemporanei tra disegno e pittura]
- Allargare lo sguardo / Conselice luoghi vari
[muri dipinti, intervento permanente]
Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso gratuito
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