Sabato 29 ottobre, Ravenna
Inaugurazione
> ore 16 Museo Arcivescovile, Piazza Arcivescovado 1,
> ore 17 Palazzo Rasponi dalle Teste, Via Luca Longhi 9
> ore 18.30 Museo Nazionale, Via San Vitale 17
Lacrime, a cura di Giovanni Gardini e Massimiliano Fabbri, è un percorso espositivo che si articola in più sedi, tre a Ravenna (Museo Arcivescovile, Museo Nazionale, Palazzo Rasponi dalle Teste) e una a Cotignola (Museo Varoli).
Inaugurazione
> ore 16 Museo Arcivescovile, Piazza Arcivescovado 1,
> ore 17 Palazzo Rasponi dalle Teste, Via Luca Longhi 9
> ore 18.30 Museo Nazionale, Via San Vitale 17
Lacrime, a cura di Giovanni Gardini e Massimiliano Fabbri, è un percorso espositivo che si articola in più sedi, tre a Ravenna (Museo Arcivescovile, Museo Nazionale, Palazzo Rasponi dalle Teste) e una a Cotignola (Museo Varoli).
Accompagna la mostra, un catalogo edito da
Longo Editore, Ravenna, con testi di Roberto Balzani, Massimiliano
Fabbri, Giovanni Gardini. Fotografie di Raffaello di Leo e Luca Gambi.
Museo Civico Luigi
Varoli, Cotignola RA, corso
Sforza 21 e 24
Lacrime
Lucia Nanni
30 ottobre – 13 novembre 2016
La mostra è aperta giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30,
il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30
Inaugurazione
domenica 30 ottobre ore 18
Domenica 13 novembre
2016
> ore 17 Palazzo
Sforza / L'onda giovane dei capelli
Visita guidata alla
mostra Lacrime con Massimiliano Fabbri e l'autrice Lucia
Nanni,
la voce di Francesca
Amati (Comaneci, Amycambe) e la chitarra di Matteo Sideri (Ronin)
+ Merenda con pane e
vino
> ore 18.30 Casa Varoli / Oscillatori
Musica per fantasmi e ago meccanico + Disegno a pedale
Voce e theremin di Vincenzo Vasi, azione di Lucia Nanni
(Oscillatore) In fisica e nella tecnica, dispositivo nel quale, una volta che sia stato convenientemente eccitato, si generano correnti elettriche oscillanti ovvero insorgono oscillazioni meccaniche.
La mostra è la tappa conclusiva di un progetto che l'artista ravennate Lucia Nanni ha dedicato alle fotografie semiabbandonate dell'ossario comune del Cimitero monumentale di Ravenna: una mostra di volti e facce, una spoon river disegnata con il filo in cui l'autrice ha cucito e ricamato questi sguardi e fantasmi su grandi tessuti e lenzuoli bianchi avorio con una macchina da cucire.
Un progetto necessario
e quasi
folle perché Lucia
ha deciso di rifarli e copiarli tutti questi volti, in totale più di
duecento, creando
una commovente processione e stratificazione di ombre.
A
restituire e rendere sorprendente questa discesa nel regno dei morti,
anche una grande abilità tecnica che innerva questi disegni e
memorie, collegandosi anche, perché no, al grande lavoro di Luigi
Varoli che in una vita intera si è quasi esclusivamente dedicato a
trattenere volti, corpi e affetti, presenze e vite di provincia.
Ricordati
di me. Questo in fondo ci dicono un disegno o un dipinto raffiguranti
un viso. E questo fa l'arte, colma le distanze, combatte e contrasta
l'oblio, proprio questa mostra.
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