mercoledì 22 marzo 2017

La donazione Savini e il cenacolo Varoliano



La donazione Savini e il cenacolo varoliano

Inaugurazione sabato 25 marzo 2017, ore 17.30

Palazzo Sforza, corso Sforza 21 Cotignola RA


La donazione Savini

Nel dicembre 2016 la famiglia e gli eredi di Giovanni e Guglielmo Savini hanno donato al Comune di Cotignola un corpo di opere comprendente dipinti, disegni, pannelli ceramici e sculture in legno, pietra e terracotta.

Questa piccola esposizione presenta per la prima volta parte della donazione ricevuta, entrata a far parte delle collezioni e raccolte del museo Varoli; la mostra sarà visibile fino a quando saranno presenti nelle sale al piano terra di Palazzo Sforza, solitamente destinate alle esposizioni temporanee, gli uffici comunali trasferiti qui in via straordinaria per lavori di ristrutturazione e miglioramento sismico della sede comunale in piazza Vittorio Emanuele II.



Giovanni Savini è nato a Cotignola il 31 dicembre del 1908 e si è trasferito a Roma nel luglio del 1936. Nel 1937 sposa, a Cotignola, Emilia Garavini. Muore nel 1995.
Pittore, scultore e ceramista, diplomato in violino al Conservatorio di Bologna, vinse il concorso al Poligrafico dello Stato prima della Seconda guerra mondiale, ma gli fu possibile prendere servizio solo alla fine delle ostilità; è stato uno dei disegnatori e bozzettisti dei francobolli post-bellici, specialmente quelli raffiguranti personaggi storici della cultura italiana quali Monteverdi, Pascoli, Avogadro…








Guglielmo Savini Roma, 1939 - 2001

Il ritratto della bella e giovane donna raffigurato in questa banconota da 50.000 lire è stato realizzato, su soggetto originale, dall’artista Guglielmo Savini, disegnatore e ideatore di soggetti numismatici presso la Banca d’Italia dagli anni 70 agli anni 90.
Presso gli archivi della Banca d’Italia è custodito il bozzetto originale di questo volto di donna, fatto a matita e recante la firma dell’artista e la data, sul lato sinistro in basso “G. Savini 1975”.

A lui si devono altre successive realizzazioni come l'autoritratto di Raffaello Sanzio e il suo “Trionfo di Galatea” che decoravano il fronte del biglietto da 500.000 lire; a Guglielmo Savini dobbiamo anche le 100.000 di Caravaggio e della “Primavera”, le 5.000 di Bellini, le 2.000 di Marconi e le 1.000 lire di Marco Polo.









giovedì 9 marzo 2017

Sette visite guidate al museo

Da lunedì 13 a domenica 19 marzo prende il via un nuovo progetto del Museo Varoli che propone, in una settimana, ben sette visite guidate intorno alla vicenda della rete della solidarietà cotignolese, ai suoi Giusti, e ai centoquarantacinque giorni di permanenza del fronte sul fiume Senio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Lunedì 13 e giovedì 16 marzo, dalle 14 alle 15.30 
Dalle maschere di Luigi a un bambino di nome Francesco 
una visita guidata al museo, per le classi terze della scuola media di Cotignola, 
che disegna una mappa che va dai muri dipinti del progetto “Dal Museo al Paesaggio” 
al fumetto “L'Argine” di Marina Girardi e Rocco Lombardi.

Nelle mattine di venerdì 17 e sabato 18 marzo, parte il progetto fatto in collaborazione con i comuni di Conselice e Alfonsine che si intitola, prendendo in prestito il titolo del fumetto, L'Argine: un piccolo viaggio in pullman che attraversa e collega tre luoghi della memoria nella bassa Romagna: qualcosa in più rispetto a una semplice visita guidata, piuttosto un vero e proprio racconto a tappe dentro a una geografia, anche sentimentale, in cui scoprire musei, storie e persone sullo sfondo della II Guerra Mondiale e Linea Gotica.

Il percorso, rivolto alle classi terze degli istituti appartenenti ai tre comuni, verrà replicato domenica 19 marzo, giornata in cui la visita collega e congiunge il Museo Varoli di Cotignola con il Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine e il Monumento alla Stampa Clandestina e Libertà di Stampa di Conselice.

L'immagine della campagna, realizzata da Marilena Benini, congiunge tra loro, quasi fondendoli, tre muri realizzati sul territorio della "bassa" dal Collettivo Fx. 

Il percorso, che si snoda tra museo e paesaggio, 
è sostenuto da Regione Emilia-Romagna e IBC.






Per l'occasione è stato stmapato un quaderno che potete vedere qui 
https://issuu.com/marilenabenini/docs/l_argine_brochure