lunedì 19 maggio 2014

Saluti da Cotignyork

Un pò lo sapevamo, anzi di più, l'abbiamo aspettata e coltivata... 

Il processo è già in atto, la trasformazione inarrestabile:
da Cotignola a Cotignyork. 

Saluti!

 

 

 

 

Lunedì 2 giugno, prima di QUASI STORIE, alle ore 17 inaugurerà la mostra di 

Gianni Zauli  

GIOCHI DI PAROLE A 3 DIMENSIONI

in corso Sforza a fianco del museo Varoli


La mostra si costruisce a partire dallo stretto legame che si instaura fra i contenuti figurativi e ludici delle parole, e la loro trasformazione in “parole oggetto” o “oggetti parola”, affrontando e sviluppando questi giochi linguistici attraverso una loro ri-proposizione in forma tridimensionale. Una cornice dell'assurdo favorita e creata dalla costruzione di oggetti che celano divertenti giochi linguistici, tradotti e resi concreti in forma di piccoli oggetti e sculturine.
Il gioco, oltre a divertire, dà piacere anche per motivazioni diverse... nel caso dei giochi con le parole la soddisfazione può esser dovuta ad un’invenzione linguistica, all’emozione di intuire o indovinare, alla sorpresa di una combinazione casuale, alla sfida dell’enigma o alla trasgressione del nonsense, alla spensieratezza della comicità, all’intelligenza dell’ironia.
E se Freud scriveva che « le parole sono un materiale plastico con il quale si può fare di tutto », Gianni Zauli, che da anni si diletta nell’inventare giochi linguistici, è andato oltre la “semplice” manipolazione verbivora; creato il gioco, gli ha dato una forma: si son così materializzati bizzarri oggetti che sottendono a precisi giochi di parole. L’aspetto importante dell’operazione è la scommessa di portare in 3D quello che normalmente appartiene solo alla scrittura, al discorso o al pensiero.
Un divertente viaggio attraverso sciarade, parole valigia, nonsense, bisensi e neologismi raccontati attraverso le forme di circa 60 opere: ed ecco che il kiwi, munito di braccia che impugnano una spada nell’atto di suicidarsi, assume la forma di Harakiwi; la caffettiera col manico a forma di lumaca è invece la Lumoka; l’orso che esce da un vecchio 45 giri è Discorso, parole d’amore scritte su bacelli di piselli sono Legumi sentimentali, la banana biforcuta è Binana, la capra con manico e rotellina dentellata è Capriscatole e così via, in un labirinto di divertimento da non confondere con quelli macchiati d’olio che sono invece Labirunti.

Gianni Zauli Due Scutter





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